Costruire una mentalità orientata alla sicurezza!
Costruire una mentalità orientata alla sicurezza!
Pubblicato il
26 Novembre 2024
Intervista a Veronica Bonanomi, a cura di Laura Domenichini
Veronica Bonanomi
Ingegnere, Consulente di strategie organizzative nell’ambito della sicurezza sul lavoro.
Il rapporto fra Veronica Bonanomi e PiùSicurezza nasce dalla stessa visione, cioè divulgare la cultura della sicurezza nelle organizzazioni.
La possibilità di progettare insieme momenti esperienziali per portare all’interno delle organizzazioni un livello di consapevolezza che passa attraverso il cambiamento.
La collaborazione con PiùSicurezza nel 2025 dovrebbe portare ad Organizzare un evento di Safety Day per sensibilizzare le aziende ad utilizzare metodiche esperienziali diverse per la divulgazione di messaggi o per approfondimenti e soluzioni di problematiche aziendali.
COSTRUIRE UNA MENTALITÀ ORIENTATA ALLA SICUREZZA!
Veronica Bonanomi introduce il tema a partire dalla parola “Cultura”, spesso utilizzata in modo superficiale, evidenziando l’importanza di approfondirne il significato per poterla realmente costruire.
“Creare cultura” significa plasmare una mentalità, portando le organizzazioni ad un livello di consapevolezza tale da favorire il cambiamento, afferma Veronica”. “Il cambiamento non si raggiunge attraverso momenti formativi isolati, svolti ogni due o cinque anni, ma con un percorso fatto di piccoli passi.” “In questo contesto la Safety Celebration diventa un tassello importante nel supportare una cultura della sicurezza”.
“Secondo Veronica, i Safety Day non si limitano a ribadire l’importanza del rispetto delle norme, ma si propongono di costruire una vera e propria mentalità in cui la sicurezza è parte integrante del quotidiano”. “Sono preziose occasioni celebrative inoltre per riconoscere i progressi compiuti grazie all’impegno collettivo”.
“Organizzare un Safety Day significa immergersi nella cultura aziendale, adottarne il linguaggio e definire con chiarezza gli obiettivi” spiega Veronica”. “È fondamentale capire quale problema si vuole affrontare e con quale approccio, che sia orientato a lavorare sulle conoscenze (“la testa”), sulle emozioni (“il cuore”) o sulle connessioni (“il senso di appartenenza”)”. “Integrare il progetto nella cultura aziendale è essenziale per garantire che il messaggio sia recepito e rafforzato”.
Proviamo ad entrare più nel merito di quello che i partecipanti ad un evento di Safety Day potrebbero “vivere” con qualche esempio.
“Più nel dettaglio in questo tipo di evento si utilizzano vari linguaggi ad esempio: il gioco, l’esperienza, il teatro, la musica, il cinema, dove tutti questi aspetti sono solo meccanismi di connessione tra la persona e il problema”.
La Collaborazione con Veronica Bonanomi porterà nel 2025 ad Organizzare un evento di questo tipo al Campo prove di Imola.
Potrebbe essere una bella occasione per le aziende partecipanti per poter sperimentare direttamente le diverse attività che si possono realizzare all’interno di un evento Safety Day, potendo così valutare come trasferire queste attività nella propria realtà aziendale. Una bella opportunità, un’esperienza diretta e concreta disegnata sulle necessità specifiche per lo sviluppo di una mentalità comune orientata alla sicurezza”.
Laura Domenichini